Il riavvio serve. Sempre.
Martedì mattina, ore 8,30 circa. Metropolitana. Stazione di Cadorna.
Scendo affannosamente le scale per portarmi sul binario della Rossa, direzione MolinoDorino.
C’è gente, ma non troppa, riesco addirittura a scendere tutte le scale per la carenza di folla.C’è un treno fermo, direzione Rho-Fiera…Incredibile, è il mio! L’entusiasmo dura ben poco, infatti noto che il treno è completamente buio.
Dopo pochi minuti c’è l’annuncio: “Causa guasto tecnico si invita ad abbandonare il treno”
Quando il treno si è svuotato, ed era veramente pieno, arriva il nuovo annuncio, che fa capire a quale livello della ricerca del problema fossimo: “Chiunque abbia attivato un pulsante di disconnessione dell’alimentazione o abbia visto farlo è pregato di comunicarlo al posto di controllo centrale"…. Mmmmmhhh… Si preannuncia interessante….
Dopo circa un minuto viene annunciato che si può risalire sul treno, che è veramente pieno all’inverosimile. Partiamo e appena giunti alla prima stazione ci fermiamo e sentiamo un nuovo annuncio: “Causa guasto tecnico si invita ad abbandonare il treno". Si aprono le porte e il treno piomba nuovamente nell’oscurità.
Scendiamo nuovamente e dopo aver seguito l’invito ad allontanarsi dalla linea di sicurezza gialla, udiamo un nuovo annuncio, stavolta rivolto al macchinista della metro: “Si proceda con la verifica delle porte” o qualcosa di simile.
Vediamo perciò il treno buio che chiude le porte e poi le riapre. Poi dall’altro lato.
Superato con successo il test si riaccendono le luci e viene dato l’annuncio tanto atteso: “Si invitano i signori clienti a risalire a bordo del treno".
Finalmente ripartiamo, con in me la convinzione che il riavvio serva. Sempre. Anche nell’ambito non informatico.
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Hai proprio ragione il riavvio dovrebbe essere inserito come capitolo iniziale di ogni libro di informatica che si rispetti.
Ciao
Comment by Bagna Couda — 22/Dec/2005 @ 17:35